Biopsia prostatica

Creato: 13/04/2024

Che cos’è la biopsia della prostata?

La biopsia della prostata è un esame effettuato allo scopo di prelevare dei piccoli campioni di tessuto prostatico, che vengono successivamente esaminati nel dettaglio ed analizzati.

uomo

In cosa consiste?

Normalmente vi sono due tipi di biopsia della prostata. Il primo si chiama biopsia TRUS-guidata, dove TRUS sta per Trans-Rectal Ultrasound in inglese, ovvero ecografia transrettale. Per prima cosa viene inserita una sonda ecografica nel retto per consentire di acquisire immagini della prostata. Successivamente viene inserito un ago per biopsia e vengono prelevati dei campioni. In media con questo metodo vengono prelevati una decina di campioni. 
Il secondo tipo di biopsia della prostata si chiama biopsia transperineale (con ‘template’, ovvero mappatura). Con tale metodo vengono prelevati più campioni da aree diverse della prostata. Si possono prelevare dai 30 ai 50 campioni utilizzando questo tipo di biopsia. Viene inserita una sonda ecografica nel retto e l’immagine acquisita viene utilizzata per guidare con precisione l’ago. Nella biopsia con "template" l’ago viene inserito nella prostata attraverso la pelle presente tra i testicoli ed il perineo.

Perché si esegue?

Le biopsie della prostata vengono eseguite per verificare l’eventuale presenza di tumore alla prostata. La biopsia con "template" viene eseguita generalmente nelle persone con problemi di salute che non consentono l’esecuzione di una biopsia TRUS-guidata, oppure nel caso in cui tale biopsia sia stata effettuata, ma il medico sospetti che il tumore alla prostata sia ancora presente.

Preparazione per la biopsia della prostata

Non è necessaria alcuna preparazione specifica, ma, dato che la biopsia con "template" viene eseguita in anestesia generale, è consigliabile organizzarsi in modo tale che vi sia qualcuno ad accompagnare a casa il paziente dopo la procedura. 

Che cosa si prova durante l’esame? 

In caso di biopsia TRUS-guidata viene utilizzato un anestetico locale, che intorpidisce l’area interessata. Tuttavia, la procedura può risultare leggermente scomoda, in quanto il paziente poggia su un fianco con le ginocchia raccolte contro il petto. Durante l’inserimento della sonda si utilizza un gel per facilitarne il passaggio. La procedura dura solamente 10-15 minuti circa. È possibile avvertire del disagio nel retto dopo la procedura e nei giorni immediatamente successivi.
In una biopsia con "template" si utilizza un anestetico generale, che rende il paziente incosciente durante l’esame. Questo dura circa 20-40 minuti e in seguito il paziente dovrà rimanere in clinica per qualche ora per riprendersi dall’effetto dell’anestesia. 

Significato di risultati anomali

Dopo la biopsia i campioni vengono inviati per essere esaminati. Ciascun campione viene analizzato per controllare l’eventuale presenza di tumore e, in caso, la quantità di tumore presente in ciascuno. Qualora venga riscontrato un tumore, il medico sarà in grado di indicarne l’aggressività e la probabilità di una sua diffusione. Sarà inoltre in grado di indicare il tipo di tumore, se presente. Se venisse riscontrato un tumore il medico spiegherà al paziente il significato dei risultati e quali saranno i passi successivi per il trattamento. 
Qualora non venga riscontrato alcun tumore, ma il medico sospetti che il tumore alla prostata sia in ogni caso presente, questi potrà richiedere ulteriori esami oppure un’altra biopsia. 

Nuove tecniche

Lo sviluppo della medicina rende possibili biopsie più mirate, riducendo notevolmente la necessità di eseguirle frequentemente. Per rilevare il tumore alla prostata è possibile utilizzare macchine per risonanza magnetica (RM) di alta qualità e, qualora si renda necessaria una biopsia, è possibile offrire un tipo di esame più accurato, chiamato biopsia transperineale a fusione di immagini RM-ecografiche. Durante tale esame l’ago viene inserito attraverso il perineo piuttosto che attraverso il retto.