Chirurgia endoscopica naso sinusale
Che cos’è la chirurgia endoscopica naso-sinusale?
La chirurgia endoscopica naso-sinusale comprende tutti quegli interventi dell’interno del naso in cui si utilizza uno strumento ottico per visualizzare o manipolare le strutture.
Ha come obiettivo il trattamento di lesioni o anomalie che alterano la funzionalità normale del naso o delle strutture circostanti. L’intervento si svolge in anestesia generale.
Perché si esegue?
Si ricorre a questi interventi in caso di infiammazione nasale e sinusale permanente, soprattutto nel caso di sinusiti croniche, polipi nasali o sinusiti acute ricorrenti che non hanno risposto bene al trattamento medico.
L’obiettivo è ripristinare la funzionalità abituale dei seni nasali mediante un intervento chirurgico mini invasivo. Questa chirurgia è anche impiegata per la settoplastica, la chirurgia dei turbinati, la chiusura di fistole rinoliquorali, la decompressione orbitaria e così via.
In cosa consiste?
La prima cosa da fare è applicare decongestionante nasale, per poi procedere alla dissezione della parete. Per farlo si utilizza una fibra ottica rigida e sottile che viene introdotta nella fossa nasale, ottenendo una visione diretta del luogo in cui si aprono i seni nasali. Con gli strumenti adeguati, si procede alla rimozione del tessuto anomalo o ostruttivo.
Al termine dell’intervento si controllano i punti sanguinanti e a seconda del caso si posiziona un tampone nasale per evitare emorragie o lamine di silicone per evitare che una parete aderisca all’altra portando alla formazione di cicatrici anomale.
L’intervento dura tra una e tre ore, a seconda della complessità del caso. Normalmente, le fosse nasali vengono tamponate con schiuma coagulante o spugne specifiche che si riassorbono da sole, oppure tamponi che possono essere rimossi facilmente.
Preparazione alla chirurgia endoscopica naso sinusale
In fase preparatoria si esegue uno studio con TAC sinusale, e a partire da questo esame si pianifica l’intervento. Si fanno anche esami preoperatori, dal momento che l’intervento è eseguito in anestesia generale.
Normalmente il ricovero è breve, al massimo una notte, e il paziente deve restare a digiuno a partire da 6-8 ore prima dell’intervento.
Recupero postintervento
Il naso di norma è tamponato e, di conseguenza, il paziente deve respirare dalla bocca.
Possono inoltre esserci dei sanguinamenti, pertanto viene posta una garza sotto il naso, anche se talvolta questa misura non è necessaria.
Durante i primi tre o quattro giorni il paziente non può fumare, bere alcol o fare sforzi fisici; si raccomanda inoltre di evitare di soffiarsi il naso e di riposare in casa, in posizione seduta o semiseduta in modo da ridurre la pressione sanguigna alla testa, la congestione encefalica e il sanguinamento.
Si raccomanda di seguire una dieta composta da alimenti morbidi e di bere molta acqua per contrastare la secchezza della gola causata dal tamponamento nasale.
Non si tratta di un intervento doloroso, ma può comunque creare fastidi, motivo per il quale si prescrivono antiinfiammatori in base alla tolleranza del dolore del paziente. Possono anche essere prescritti antibiotici per prevenire la sovrainfezione della mucosa.
Trattamenti alternativi
La chirurgia endoscopica naso-sinusale è un intervento molto sicuro, dato che oggi esistono mezzi terapeutici che facilitano sia l’intervento che la guarigione.
Questa chirurgia comprende gli interventi all’interno del naso (ad esempio la settoplastica) in cui si utilizza uno strumento ottico per visualizzare o manipolare le strutture.