Chirurgia laparoscopica
Che cos'è la laparoscopia?
La laparoscopia è una tecnica chirurgica introdotta nell’attività clinica all’inizio degli anni ’90 e consiste nell’effettuazione dello stesso intervento chirurgico senza tuttavia violare l’integrità della parete addominale
La laparoscopia permette l’ispezione della cavità addominale attraverso l’uso di una telecamera e di strumenti chirurgici miniaturizzati, e non richiede l’effettuazione di grandi incisioni.
I molteplici vantaggi offerti dalla chirurgia laparoscopica rendono questa procedura applicabile in varie specialità mediche. In Urologia, ad esempio, riduce i tempi di recupero e il dolore postoperatorio, limita le complicanze infettive e non ci sono cicatrici visibili.
In Ginecologia, invece, viene utilizzata per analizzare alcune patologie come cisti, fibromi, isterectomie, malattie infiammatorie pelviche, gravidanze ectopiche.
In Chirurgia dell’apparato digerente viene ormai utilizzata estensivamente per l’asportazione del colon, del retto, del fegato (o di sue parti), del pancreas e dello stomaco. I tempi di recupero del paziente e l’accuratezza oncologica sono inoltre risultati di gran lunga superiori a quelli della chirurgia tradizionale.
Perché si esegue?
La laparoscopia addominale può essere indicata come tecnica diagnostica per confermare o escludere il sospetto di un tumore o di una massa tumorale e prelevare campioni di tessuto (biopsia). In Ginecologia può aiutare nella diagnosi di gravidanza ectopica o problemi di tumore nel tratto genitale.
La tecnica chirurgica, invece, può essere eseguita in varie situazioni, come la rimozione dell'appendice, il drenaggio di ascessi e sversamenti o emorragie, tra gli altri. Il vantaggio principale rispetto alla chirurgia a cielo aperto è il tempo di ricovero più breve e il dolore postoperatorio ridotto.
In cosa consiste?
La tecnica prevede l’inserimento di un laparoscopio (un tubo sottile che contiene un sistema ottico associato a una fonte di luce) nell'addome. Questa fotocamera consente al medico di ispezionare, attraverso un monitor, gli organi pelvici. Se necessario, lo specialista può anche introdurre altri strumenti utilizzando il laparoscopio e intervenire chirurgicamente.
Preparazione per laparoscopia
La laparoscopia viene eseguita in anestesia locale per il paziente, sebbene in alcuni casi possa essere eseguita in anestesia generale, ad esempio nel caso di un intervento addominale. Quando è richiesta l'anestesia generale è necessario uno studio preoperatorio, che dovrebbe includere una radiografia del torace, un elettrocardiogramma e un esame del sangue.
Recupero postintervento
Il dolore postoperatorio è ridotto rispetto alla chirurgia tradizionale ma, anche così, si noterà un po’ di dolore all'ombelico e nella zona delle incisioni addominali (punti di ingresso) per alcuni giorni. Si potrà inoltre provare del dolore al collo e alla spalla destra per le successive 24-48 ore a causa dell'anidride carbonica utilizzata durante l’intervento per distendere la cavità addominale.
In molti casi il paziente può tornare a casa lo stesso giorno della procedura e in uno o due giorni potrà tornare a una vita normale.
Trattamenti alternativi
L'alternativa alla laparoscopia è la tradizionale chirurgia a cielo aperto. Nonostante i suoi vantaggi, la tecnica mininvasiva ha generalmente una durata maggiore rispetto all’intervento open. Inoltre, non sempre è possibile eseguirla. Alcune controindicazioni per l’intervento laparoscopico sono:
- Presenza di aderenze che complicano l'ingresso strumentale nella cavità addominale;
- Eccessiva distensione delle anse intestinali
- Tumore di grandi dimensioni;
- Sanguinamento eccessivo.