Chirurgia mininvasiva

Creato: 13/04/2024

Che cos’è la Chirurgia Mininvasiva?

La Chirurgia Mininvasiva, nata in Francia nel 1987, è un insieme di tecniche che utilizzano vie d’accesso in grado di ridurre al minimo il trauma dell’intervento. Questa procedura è nata dalla Laparoscopia Diagnostica, già utilizzata in passato soprattutto per analizzare la cavità addominale, e si è evoluta fino a diventare una delle tecniche chirurgiche più utilizzate. Rientrano nella Chirurgia Mininvasiva la Laparoscopia, l’Endoscopia, la Chirurgia Robotica e l'Isteroscopia Operativa.

Perché si esegue?

La tecnica mininvasiva è utilizzata al giorno d’oggi per trattare un numero estremamente elevato di patologie, tra cui:

È possibile applicare questo tipo di chirurgia, a seconda delle patologie, in tutte le specialità mediche che prevedono l’esecuzione di interventi, come la Cardiochirurgia, l’Urologia e la Ginecologia.

Rispetto alla Chirurgia Open, l’Intervento Mininvasivo, con le sue incisioni di dimensioni ridotte garantisce:

  • Minor trauma
  • Tempo di ricovero e riabilitazione ridotto
  • Minor rischio di infezione
  • Miglior risultato estetico

In cosa consiste?

La procedura mininvasiva prevede l’esecuzione di piccoli forellini di circa 1 cm di diametro che consentono di introdurre gli strumenti chirurgici e una sonda endoscopica. Questa è dotata di una luce e una telecamera in grado di riportare le immagini captate all’interno dell’organismo su un monitor situato in sala operatoria.

Preparazione per la Chirurgia Mininvasiva

La preparazione per un intervento di Chirurgia Mininvasiva non è molto differente da quella richiesta per un intervento di chirurgia tradizionale.

Recupero postintervento

Il recupero a seguito dell’intervento varia a seconda della patologia trattata, della sua gravità e dello stato di salute del paziente. In ogni caso, i tempi di ricovero e riabilitazione sono decisamente ridotti rispetto a quelli della chirurgia tradizionale.