Dermochirurgia

Creato: 13/04/2024

Che cos’è la dermochirurgia?

La dermochirurgia, detta anche chirurgia dermatologica, è una branca della dermatologia utilizzata per trattare le patologie della cute.

Questa metodica unisce le specializzazioni di Dermatologia e Chirurgia Plastica: questi interventi infatti prevedono l’asportazione con bisturi delle lesioni e la ricostruzione della cute attraverso medicazioni o tecniche di chirurgia ricostruttiva

Perché si esegue?

La chirurgia dermatologica è una procedura a cui si ricorre per indicazione clinica (in caso di lesioni maligne) o per correggere l’estetica di alcuni elementi presenti nella nostra cute. In particolare, permette di rimuovere:

In cosa consiste?

L’intervento di dermochirurgia ha una durata che varia dai 15 ai 20 minuti e viene generalmente eseguito ambulatorialmente in anestesia locale. L’anestesia viene effettuata con un ago sottile in una o più aree a seconda del tipo di lesione. Le incisioni praticate verranno chiuse per sutura e, in caso di asportazioni importanti, con lembi di pelle circostanti o da aree corporee chiamate “donatrici” come arti prossimali, la zona della clavicola o quella periauricolare.

La sutura che verrà applicata al termine dell’intervento può essere praticata con punti intradermici riassorbibili e/o con punti esterni non riassorbibili anche se, per ottenere un miglior risultato estetico, la sutura migliore è quella praticata con punti sottili da rimuovere il prima possibile o con steri-strips (punti adesivi).

Preparazione per la dermochirurgia

Prima di sottoporsi ad un intervento di dermochirurgia è necessario:

  • Escludere allergie ad anestetici
  • Informare lo specialista di eventuali terapie in corso, soprattutto se queste prevedono l’assunzione di antiaggreganti e anticoagulanti. In questo caso, è indicato sospendere queste terapie alcuni giorni prima dell’intervento
  • Eseguire delle analisi cardiologiche (se indicato dallo specialista)
  • Informare lo specialista se si è portatori di pacemaker e di eventuali comorbidità come diabete o deficit di coagulazione
  • Mantenere il digiuno almeno per le 2 ore precedenti l’intervento

Recupero postintervento

A seguito dell’intervento alcuni pazienti possono lamentare una sensazione di tensione nell’area in cui è stata effettuata l’incisione chirurgica, ma generalmente il disagio è minimo e può essere controllato applicando del ghiaccio. Il paziente può essere dimesso subito dopo l’operazione in caso di anestesia locale mentre, se è stato necessario eseguire una sedazione endovenosa, dovrà rimanere sotto osservazione per circa 30-45 minuti.

La medicazione deve essere mantenuta per 5-10 giorni evitando di rimuoverla e/o bagnarla e, nel caso di interventi di lieve entità, è possibile riprendere fin da subito le attività quotidiane e lavorative, mentre in caso di operazioni più importanti il paziente dovrà restare in convalescenza per 24-48 ore.

La cicatrice è inevitabile: può essere più o meno visibile ma ogni intervento chirurgico prevede una cicatrice. La sua entità varia a seconda della lesione da trattare, mentre la sua qualità varia in base all’età del paziente, l’abilità del chirurgo, la zona del corpo in cui è situata, il tempo di permanenza dei punti di sutura e la capacità dell’organismo di cicatrizzare. In ogni caso è possibile correggere la cicatrice con un secondo intervento. È importante ricordare che le cicatrici restano sensibili ai raggi solari per almeno 4-5 mesi; è necessario quindi proteggerle con creme e filtri solari.

Trattamenti alternativi

Esistono altre procedure utili per rimuovere le lesioni cutanee, tra queste ricordiamo: