Diabete tipo 1

Creato: 05/06/2024
Redatto da: Antonietta Rizzotti

Che cos’è il diabete di tipo 1?

Il diabete di tipo 1, anche noto come diabete infantile, si sviluppa perlopiù durante l’infanzia e l’adolescenza. Si tratta di una patologia autoimmune causata dall’azione distruttiva degli anticorpi contro le cellule β nel pancreas, responsabili della produzione di insulina. A causa della mancanza di insulina, il corpo non è dunque più in grado di impiegare gli zuccheri e si viene a creare di fatto un accumulo di glucosio nel sangue. Inutilizzato, il glucosio viene dunque eliminato attraverso le urine.

diabete

Esistono due tipologie di diabete di tipo 1:

  • il diabete mellito autoimmune, che si origina a causa dell’azione distruttiva degli anticorpi sulle cellule β;
  • il diabete mellito idiopatico, una forma molto rara, che si presenta soprattutto nelle popolazioni africane ed asiatiche ed in cui il diabete è associato a chetoacidosi, ovvero l’incremento dei composti cheratonici nel sangue.

Prognosi della malattia

Si tratta di una patologia dalla quale non è possibile guarire completamente, ma con cui grazie alla terapia farmacologica è possibile oggi convivere.

Sintomi del diabete di tipo 1

I sintomi principali con cui si presenta il diabete di tipo 1 sono l’aumento da una parte della minzione (poliuria) e dall’altra della sete (polidipsia). Ciò si verifica poiché, a causa della mancanza di insulina, il glucosio non viene trattenuto e processato, quindi viene eliminato direttamente nelle urine aumentandone il volume. Con l’aumento dei liquidi espulsi, l’organismo reagisce dunque con una maggior sensazione di sete. Poiché l’organismo non è più in grado di trattenere e sintetizzare il glucosio si presenterà anche una perdita di peso importante. Il vero segnale con il quale si presenta il diabete di tipo 1 è però la chetoacidosi diabetica.

Come si effettua la diagnosi?

Gli specialisti formulano la diagnosi per diabete di tipo 1 sulla base dei livelli della glicemia. Si può essere certi della diagnosi quando i livelli della glicemia superano i 126 mg/dl a digiuno. L’iperglicemia viene confermata attraverso il test per il diabete GCT (Glucose Challenge Test) con cui si valutano i livelli di glucosio prima e dopo aver assunto un preparato particolare.

Ciò che permette di distinguere i diabete di tipo 1 da quello di tipo 2 è la causa del problema metabolico. Nel diabete di primo tipo, infatti, l’insulina non viene più prodotta poiché le cellule β, responsabili della sua produzione, vengono distrutte da anticorpi, mentre nell’altra tipologia si presenta un’insulina resistenza. Valutando i livelli degli anticorpi si è dunque in grado di formulare una diagnosi piuttosto sicura.

Quali sono le cause del diabete di tipo 1?

Le cause alla base dello sviluppo di questa tipologia di diabete non sono ancora completamente note. Esistono, tuttavia, alcuni fattori che, una volta coesistenti, predispongono al suo sviluppo, tra cui genetica, possibili deficit del sistema immunitario e l’azione di fattori ambientali particolari. È importante infatti sottolineare che l’ereditarietà sola non è in grado di scatenare la patologia.

Si può prevenire?

Sfortunatamente questa tipologia di diabete non può essere prevenuta dal momento che si tratta di una tipologia autoimmune. Secondo alcune ricerche sarebbe possibile combattere la patologia solo se diagnosticata nella sua fase primordiale, ossia prima che gli anticorpi entrino in azione contro le cellule β.

Trattamenti per il diabete di tipo 1

Non esiste ad oggi un terapia definitiva per risolvere il diabete di tipo 1. I soggetti affetti dalla patologia possono però condurre una vita quasi normale seguendo una dieta alimentare corretta, uno stile di vita attivo accompagnati dalla terapia farmacologica a base di insulina somministrata per iniezione. L’insulina viene iniettata prima dei pasti che devono avvenire ad orari regolari per evitare il picco glicemico.

A quale specialista rivolgersi?

Il diabete di tipo 1 viene diagnosticato e trattato da un’equipe di più specialisti tra cui: il diabetologo, il dietologo, lo specialista in endocrinologia ed il medico interno.