Dislipidemia

Creato: 05/06/2024
Redatto da: Antonietta Rizzotti

Che cos’è la dislipidemia?

La dislipidemia consiste nell’aumento del colesterolo o dei trigliceridi nel sangue, oppure in una diminuzione delle lipoproteine ad alta densità (che può portare all’aterosclerosi). L’innalzamento della presenza di colesterolo, se unito ad alcune altre irregolarità lipidiche e metaboliche, possono portare a sviluppare un rischio cardiovascolare.

Le dislipidemie si possono classificare come segue:

  • Ipercolesterolemia: aumento del colesterolo;
  • Ipertrigliceridemia: aumento dei trigliceridi;
  • Iperlipidemia: aumento di colesterolo e trigliceridi assieme.

Sintomi della dislipidemia

Generalmente le dislipidemie sono asintomatiche e vengono diagnosticate in presenza delle patologie che contribuiscono a sviluppare (patologia alle corone, attacco cerebrale, arteriopatia periferica, pancreatite, xantomi tendinei). Inoltre, possono causare un’alterazione alla sensibilità degli arti, fame d’aria e un senso di confusione.

Diagnosi per la dislipidemia

Per diagnosticare la dislipidemia vengono effettuati esami che valutano la quantità di trigliceridi e colesterolo nel sangue. Potrebbe essere inoltre richiesto di misurare il glucosio, il TSH (o ormone tireostimolante) e il livello proteico delle urine.

Quali sono le cause della dislipidemia?

Le cause della dislipidemia possono essere di due tipi:

  • Primarie (o genetiche): una disfunzione genetica genera una produzione eccessiva o insufficiente di colesterolo e trigliceridi;
  • Secondarie: queste sono spesso legate a uno stile di vita sbagliato; esempi di abitudini negative sono il fumo e l’assunzione eccessiva di cibi ricchi di colesterolo, grassi trans e saturi. Le dislipidemie però possono anche essere dovute alla presenza di diabete, malattie ai reni e al fegato, ipotiroidismo, HIV, o all’assunzione di alcuni tipi di farmaci.

Si può prevenire?

La prevenzione della dislipidemia consiste nel condurre uno stile di vita sano. Qualora la dislipidemia si sia già manifestata, sarà opportuno modificare le proprie abitudini come segue:

  • Assumere più fibra e carboidrati complessi;
  • Diminuire il consumo di colesterolo e grassi saturi;
  • Realizzare attività sportiva;
  • Mantenere il peso forma.

Trattamenti per la dislipidemia

Nei soggetti che presentano dislipidemia è spesso necessario trattare l’ipertensione e il diabete. Inoltre, per abbassare i livelli di colesterolo sono talvolta somministrati medicinali o complementi alimentari; nei casi più gravi, è possibile effettuare delle cure sperimentali o un intervento chirurgico.

A quale specialista rivolgersi?

Nel caso in cui si sospetti la presenza della dislipidemia, ci si può rivolgere a uno specialista in Dietologia. Se il soggetto soffre di diabete, può parlarne con il proprio Endocrinologo o Diabetologo.