Ecografia 3D

Creato: 13/04/2024

Che cos’è l’ecografia 3D?

Si tratta di uno strumento diagnostico non-invasivo e privo di rischi, dato che si basa sull’utilizzo di ultrasuoni. Nello studio dell’infertilità di coppia l’ecografia transvaginale 3D riveste un ruolo importante, perché si ottengono ricostruzioni realistiche delle strutture esaminate secondo tutti i piani dello spazio (lunghezza, larghezza e profondità). Invece, nel caso della tradizionale ecografia 2D è possibile studiare le strutture di interesse fornendo solo immagini a 2 dimensioni.

donna incinta

In termini di diagnosi delle malformazioni uterine, l’ecografia 2D tradizionale ha una sensibilità piuttosto bassa (70%), quindi non è in grado di dare informazioni dettagliate sul profilo esterno del fundus uterino senza poter distinguere un tipo di anomalia uterina dall’altro. Al contrario, l’ecografia 3D, grazie alla sua elevata specificità e sensibilità (100%), consente una valutazione accurata del fondo uterino e si è, quindi, rivelata altamente efficace per:

  • Diagnosi e classificazione delle malformazioni uterine
  • Utero dismorfico
  • Utero setto parziale o totale
  • Utero bicorporale (parziale-totale)
  • Emiutero
  • Aplasia uterina
  • Valutazione della riserva ovarica attraverso la conta follicolare
  • Mappatura dell’utero in vista di embryo-transfer

In cosa consiste?

Questa tecnica può essere eseguita in qualsiasi momento della gravidanza (per via sovrapubica nel 2-3 trimestre e per via transvaginale nelle prime settimane di gestazione) e la procedura è identica a quella dell’ecografia standard.

Le indicazioni per l’ecografia tridimensionale sono:

  • Adeguata posizione del feto;
  • Scarso movimento fetale (se il feto è in continuo movimento potrebbe non essere possibile ottenere immagini di buona qualità);
  • Abbondante quantità di liquido amniotico.

Perché si esegue?

L’ecografia 3D viene eseguita per analizzare lo stato di salute del feto, in particolare per identificare eventuali sindromi che colpiscono il viso, gli arti o le strutture superficiali del feto.

Inoltre, è utile per valutare lo studio del cuore del feto e per misurare un eventuale setto uterino, consentendo in molti casi di non ricorrere a tecniche più invasive come l’isteroscopia o l’isterosalpingografia.

Preparazione per l’ecografia 3D

Generalmente, l’ecografia 3D non richiede alcun tipo di preparazione.

In caso contrario, sarà lo specialista ad in indicare alla paziente gli accorgimenti da avere prima dell’esame.

Nuove tecniche

A differenza dell’ecografia 3D che fornisce immagini statiche e riproduce in maniera molto accurata le caratteristiche del feto, l’ecografia 4D consente invece avere una visuale tridimensionale, in movimento ed in tempo reale del bambino.