Ecografia transvaginale

Creato: 13/04/2024

Che cos’è l’ecografia transvaginale?

L’ecografia è un tipo di scansione eseguita da un ecografista che utilizza onde sonore ad alta frequenza per creare un’immagine dell’interno del corpo. L’ecografia transvaginale mira specificamente agli organi riproduttivi femminili, tra cui l’utero, la cervice e la vagina, facendo passare lo scanner attraverso quest’ultima.

In cosa consiste?

L’ecografia transvaginale è un esame interno. Molte persone hanno familiarità con l’ecografia effettuata tramite il passaggio di una sonda sullo stomaco per osservare l’interno dell’utero. Nel caso dell’ecografia transvaginale la sonda viene introdotta delicatamente nella vagina. Per la procedura alla paziente viene chiesto di sdraiarsi su un lato oppure sulla schiena con le ginocchia sollevate, e potrebbe essere necessario indossare un camice da ospedale. Sarà possibile osservare le immagini in tempo reale su un monitor, ma l’ecografista acquisirà anche alcune immagini statiche da analizzare in un secondo momento. L’esame dovrebbe durare circa 15-30 minuti. L’ecografia transvaginale è una procedura sicura e non vi sono effetti collaterali. A differenza della normale ecografia, l'ecografia transvaginale produce immagini particolarmente chiare e dettagliate poichè non esistono altri organi o strati adiposi che bloccano parzialmente il passaggio delle onde.

Perché si esegue?

Durante la gravidanza l’ecografia transvaginale può essere utilizzata per:

  • rilevare lo sviluppo del feto nell’utero a uno stadio precedente rispetto all’ecografia tradizionale (transaddominale);
  • identificare o escludere problemi quali l’aborto spontaneo o la gravidanza extrauterina, in cui il feto si sviluppa all’esterno dell’utero;
  • cercare segni di travaglio precoce.

L’ecografia transvaginale potrebbe inoltre essere eseguita in caso di:

  • dolore pelvico oppure un esame ginecologico anomalo;
  • sanguinamento vaginale inspiegabile;
  • difficoltà a rimanere incinta;
  • casi di amenorrea o sospette malformazioni all'utero o alle ovaie.

Preparazione per l’ecografia transvaginale

A parte svuotare la vescica prima dell’esame, non è necessario prepararsi in alcun modo particolare all’ecografia transvaginale.

Cosa si prova durante l’esame?

L’esame non è doloroso, ma potrebbe provocare un leggero disagio quando il microfono viene spostato. Il microfono è molto più sottile di quelli utilizzati negli esami ecografici esterni. Ha le dimensioni di un dito ed è coperto da un preservativo e da un gel lubrificante. Una volta completato l’esame, la paziente sarà libera di tornare subito a casa. Questa indagine non è assolutamente pericolosa, in quanto utilizza la stessa tipologia di radiazioni di una normale radiografia.

Significato di risultati anomali

La presenza di una crescita anomala all’interno delle ovaie o dell’utero potrebbe essere indicativa di un certo numero di condizioni. I fibromi, un tipo di tumore benigno che può provocare dolore addominale, sono estremamente comuni. Anche le cisti ovariche sono comuni e la maggior parte scompare senza bisogno di alcun trattamento. In alcuni casi, tuttavia, un tumore potrebbe essere indicativo di un carcinoma ovarico. Altri problemi rilevabili per mezzo dell’ecografia transvaginale sono la gravidanza extrauterina e la placenta previa, che può essere trattata o meno. I risultati della scansione di norma sono disponibili dopo 1 o 2 settimane e vengono seguiti da una discussione con il medico che l’ha ordinata. Nel caso venga trovato un tumore nelle ovaie, è probabile che il medico richieda una biopsia per verificare di quale tipo si tratti.