Ghiandole paratiroidi
Che cosa sono le ghiandole paratiroidi?
Le paratiroidi sono due coppie di ghiandole che si trovano nella parte frontale della tiroide. Tali ghiandole sono preposte alla produzione di un ormone particolare: il paratormone, indispensabile per il controllo del livello di calcio nel nostro corpo.
Il calcio è un minerale che viene chiamato in causa nella trasmissione del segnale nervoso, per la coagulazione del sangue, nella contrazione muscolare e per il funzionamento di determinati ormoni ed enzimi.
Alterazioni patologiche che possono colpire le ghiandole paratiroidi
Le alterazioni patologiche delle ghiandole paratiroidi sono di due tipi: l’iperparatiroidismo e l’ipoparatiroidismo.
Per quanto riguarda la prima, siamo di fronte ad un’iperattività di queste ghiandole data da un aumento della calcemia che porta conseguenze negative sulle ossa, che saranno più fragili e vulnerabili. Conseguenze negative si riversano anche nell’attività renale, si avvertono anche stanchezza, dolori addominali, confusione mentale e depressione. Quando questi sintomi si presentano in modo brusco, è necessario un intervento immediato. L’iperparatiroidismo è generalmente determinato da un tumore benigno di una ghiandola, che viene trattato attraverso la rimozione chirurgica.
L’ipoparatiroidismo invece è la condizione opposta alla precedente: si assiste ad un calo di calcio nel sangue, che causa formicolii e riflessi tendinei a livello del volto, mani ed arti inferiori. Nei casi più gravi, può provocare spasmi molto dolorosi nei muscoli, con vere e proprie convulsioni.
Trattamenti per le alterazioni patologiche delle ghiandole paratiroidi
Il trattamento dell’iperparatiroidismo viene determinato in base alla gravità della malattia. Nel caso in cui infatti i sintomi siano molto lievi, non occorre ricorrere a farmaci o a trattamenti particolari, saranno sufficienti solo esami del sangue da effettuare una volta all’anno. Quando la malattia è più grave, l’intervento chirurgico è indispensabile e prevede l’asportazione delle paratiroidi.
Invece, in caso di ipoparatiroidismo vengono somministrate al paziente le componenti analoghe del calcio o della vitamina D per via orale, on l’obiettivo di ripristinare i valori di calcio ottimali, La somministrazione endovenosa è riservata ai casi di ipocalcemia severa sintomatica. I valori di calcemia vengono tenuti sotto controllo ogni 3-7 giorni.