Microchirurgia

Creato: 13/04/2024

Che cos’è la microchirurgia?

La microchirurgia descrive qualsiasi procedura che preveda l’impiego di uno speciale microscopio operatorio e di una strumentazione di precisione per eseguire operazioni complesse su piccola scala.

Le tecniche di microchirurgia rappresentano un progresso notevole rispetto ai metodi chirurgici tradizionali, in cui era spesso necessario praticare incisioni di grandi dimensioni ed esporre le ossa, mentre alcune condizioni risultavano semplicemente impossibili da trattare, in quanto il chirurgo non riusciva a vedere ciò che stava facendo in modo adeguato. La microchirurgia, quindi, è più precisa e molto meno invasiva.

La microchirurgia comporta l’utilizzo delle seguenti attrezzature:

  • Microscopio: utilizzato per ingrandire l’area interessata mostrandola su un monitor;
  • Sorgente di luce intensa: spesso accompagnata dal mantenimento di livelli di luce bassi in sala operatoria;
  • Pinze ed altri strumenti: si tratta di strumenti speciali progettati per fornire precisione e per compensare il tremore naturale della mano del chirurgo;
  • Fili ed aghi speciali: per l’applicazione dei punti di sutura.

Tali strumenti vengono in genere utilizzati per manipolare e riparare i vasi sanguigni e i nervi.

due chirurghi in sala operatoria operando

In che cosa consiste?

Le tecniche di microchirurgia vengono utilizzate in moltissimi campi della medicina, tra cui la neurochirurgia, la chirurgia plastica, l’oftalmologia, la chirurgia ortopedica e la chirurgia generale.

Lo sviluppo delle tecniche di microchirurgia ha inoltre reso possibile l’esecuzione delle seguenti procedure:

  • Trasferimento di tessuti liberi: se un paziente ha subito delle lesioni gravi e una parte del corpo non può essere trattata con innesti cutanei o suture, il trasferimento di tessuto libero prevede il prelievo di tessuto da un’altra parte del corpo ai fini della ricostruzione;
  • Reimpianto: si tratta di una procedura d’emergenza che prevede il riposizionamento di una parte del corpo precedentemente amputata; normalmente un dito della mano o del piede;
  • Trapianto: in caso non sia possibile effettuare un reimpianto, a volte è possibile ricostruire una parte del corpo per mezzo di trapianto. Quello più noto è il trapianto di un dito del piede al posto di un dito della mano, in cui si va a sostituire il pollice amputato con l’alluce.

Cosa aspettarsi?

La microchirurgia viene eseguita sotto anestesia. Dopo l’operazione potrebbe essere necessario il ricovero in ospedale per alcuni giorni, durante il quale:

  • Gli infermieri controlleranno regolarmente l'area operata;
  • Potrebbero venire somministrati farmaci per fluidificare il sangue;
  • Potrebbero venire somministrati antibiotici per prevenire infezioni;
  • Potrebbe venire somministrata una flebo per garantire il corretto flusso sanguigno.

È inoltre importante mantenere il paziente al caldo, mentre il sito del reimpianto, sia che si tratti della mano o del piede, deve essere mantenuto sollevato allo scopo di ridurre al minimo il gonfiore e di consentire il drenaggio dei liquidi. Al momento di lasciare l’ospedale al paziente verranno date istruzioni per la cura postoperatoria, che in genere prevedono riposo a sufficienza e astinenza dal fumo