Ortocheratologia
Che cos’è l’Ortocheratologia?
L’Ortocheratologia è una terapia con la quale si possono curare i disturbi visivi efficacemente in maniera temporanea, dunque reversibile e senza intervenire chirurgicamente sull’occhio. Il trattamento consiste nell’applicazione di lenti oculari rigide o gas-permeabili personalizzate durante le ore notturne. Queste lenti modificano la morfologia della cornea per un certo periodo di tempo anche dopo la loro rimozione, per questo motivo garantiscono al paziente una visione corretta durante tutta la giornata successiva.
A cosa serve?
L’Ortocheratologia viene utilizzata come trattamento correttivo di disturbi visivi di vario tipo. In particolare, trova la maggior efficacia per miopie (fino a 5 diottrie mancanti), astigmatismo (> 3 diottrie), ipermetropie (tra 2 e 3 diottrie), presbiopie (massimo 2 diottrie). Sembra in particolare avere una buona efficacia nel bloccare la degenerazione della miopia negli adolescenti. Benché abbia un’ottima efficacia, non è tuttavia un trattamento che può essere seguito da chiunque. Affinché i risultati siano quelli sperati è fondamentale infatti che il disturbo visivo non sia eccessivo, che la cornea del soggetto sia abbastanza morbida da modificarsi sotto l’effetto della lente, che il film lacrimale abbia condizioni ottimali e che il paziente non abbia particolari allergie o sensibilità agli occhi. Per questo motivo, solo uno specialista, dopo un approfondito esame, sarà in grado di decidere.
In cosa consiste?
Le lenti ortocheratologiche sono lenti oculari ideate per modellare lentamente la forma della cornea attraverso una pressione controllata che corregge il difetto visivo mentre la lente è indossata e che perdura anche nelle ore successive. Vengono indossate durante la notte, minimizzando possibili disturbi di secchezza oculare o fastidi, per sfruttare il loro effetto prolungato durante tutta la giornata. Grazie alla grande malleabilità della cornea, il risultato è che il paziente sarà in grado di vedere correttamente tutto il giorno senza dover indossare né occhiali né lenti. Le complicanze possibili a seguito dell’utilizzo delle lenti notturne variano da semplice fastidio o vista appannata fino a edemi corneali temporanei o cheratiti infettive. È bene però fare presente che tali problematiche si possono presentano anche con le lenti tradizionali e generalmente sono dovute a una scarsa igiene delle lenti. L’utilizzo di queste lenti ha comunque il grande vantaggio di essere temporaneo, per questo motivo nel caso dovessero presentarsi i suddetti disturbi si potrà tranquillamente bloccare la terapia e tornare alle condizioni iniziale.
Preparazione per l’Ortocheratologia
Prima di iniziare a portare le lenti ortocheratologiche è necessario eseguire un controllo oftalmologico approfondito. La topografia della cornea risulta fondamentale per controllare la superficie della stessa, la sua forma e curvatura; dati questi che saranno anche necessari per costruire le lenti su misura delle caratteristiche del soggetto.
Più di un controllo va anche eseguito dopo i primi utilizzi delle lenti per verificare la maniera in cui l’occhio reagisce ed eventualmente apportare modifiche alle lenti.
Quanto dura la loro efficacia?
Le lenti ortocheratologiche agiscono in maniera identica a delle normali lenti, con la differenza che la loro efficacia risulta protratta per circa 24-48 ore anche dopo la loro rimozione. Nei soggetti con una cornea più “malleabile” già in seguito al primo utilizzo sono apprezzabili i risultati, mentre per altri pazienti potrebbe essere necessario un tempo leggermente maggiore. In genere i risultati migliori si ottengono dopo circa 1-2 mesi di applicazione costante. A questo punto, se i risultati sono stati ottenuti, lo specialista valuterà se ridurre la posologia delle lenti, che da quel momento avranno il solo scopo di mantenere il risultato già conquistato.