Ossigenoterapia iperbarica
Che cos’è l’ossigenoterapia iperbarica?
L’ossigenoterapia iperbarica consiste nell’erogazione di ossigeno a una pressione superiore rispetto alla normale, al fine di incrementare la quantità di ossigeno nel sangue.
A cosa serve?
L'ossigenoterapia iperbarica viene utilizzata come trattamento principalmente in situazioni di emergenza, come per esempio:
- Malattia da decompressione: una condizione che insorge quando si ritorna ai valori normali della pressione atmosferica dopo un’immersione o una perforazione in galleria, che comporta la formazione di bolle di gas all’interno dei tessuti. Può causare dei sintomi lievi, come dolore o stanchezza, oppure dei problemi gravi, come insufficienza d’organo e danno neurologico.
- Embolia gassosa: una condizione in cui le bolle di gas entrano nell’apparato circolatorio durante certi tipi di procedure mediche.
- Avvelenamento da monossido di carbonio.
Inoltre, varie cliniche hanno attrezzato camere iperbariche per il trattamento di una vasta gamma di condizioni o lesioni croniche. Si ritiene che l’aumento dei livelli di ossigeno nel sangue aiuti l’organismo a guarirsi più rapidamente. Tuttavia, le evidenze sull’efficacia dell’ossigenoterapia iperbarica variano:
- esistono alcune evidenze a supporto della capacità della terapia di aiutare a guarire le ferite, come per esempio le ulcere del piede diabetico o l’infiammazione al colon causata dalla radioterapia;
- le evidenze sono deboli o scarse per quanto riguarda l’utilizzo dell’ossigenoterapia iperbarica per le lesioni cerebrali, la commozione cerebrale, l’autismo, la nevralgia del trigemino o le fratture;
- esistono evidenze chiare circa l’inefficacia dell’ossigenoterapia iperbarica per la sclerosi multipla.
Infine, l’ossigenoterapia iperbarica va evitata in caso di polmone collassato.
In cosa consiste?
L’ossigenoterapia iperbarica è una procedura ambulatoriale e, pertanto, non è necessario il pernottamento in ospedale. Il trattamento in genere dura da una a due ore.
Alcune camere iperbariche sono progettate per una sola persona, mentre altre sono progettate per essere condivise da più persone. Durante la procedura la pressione atmosferica aumenta fino a due o tre volte la pressione normale. Se si condivide la stanza con altri è possibile ricevere l’ossigeno puro per mezzo di una maschera o di una cuffia aderente.
Nella maggior parte dei casi la procedura non ha effetti collaterali, benché sia possibile sentire una certa pressione sugli occhi e sulle orecchie, che può causare dei cambiamenti temporanei alla vista.
Preparazione per l’ossigenoterapia iperbarica
Prima della procedura al paziente potrebbe essere chiesto di rimuovere cosmetici, gioielli, orologi o parrucche, e di non indossare deodoranti o profumi.
Trattamenti alternativi
In caso di avvelenamento da monossido di carbonio, a volte può essere consigliata l’ossigenoterapia standard, se disponibile, in quanto non esistono evidenze sufficienti a dimostrazione del fatto che l’ossigenoterapia iperbarica sia più efficace.
Ad esclusione delle situazioni di emergenza sopra descritte, l’ossigenoterapia iperbarica è considerata una forma di terapia complementare. Pertanto, è importante continuare a seguire il trattamento raccomandato dal proprio medico se si convive con una condizione a lungo termine, come la nevralgia del trigemino o la fibronevralgia.