Stenosi

Creato: 13/04/2024

Che cos’è la stenosi?

La stenosi del canale spinale (denominata “midollare” se sopra la prima vertebra lombare, “vertebrale” se sotto la prima vertebra lombare) è una situazione patologica caratterizzata dal restringimento del canale che, all’interno della colonna vertebrale, contiene il midollo e le radici nervose.

Il midollo e le radici nevose, costrette, possono determinare il quadro clinico legato alla stenosi.

La principale causa della stenosi è legata all’“usura” e all’”invecchiamento” delle strutture ossee/legamentose/discali: è più frequente, pertanto, dopo i 50 anni (ma può anche presentarsi prima, nei casi legati a traumi, patologia neoplastica, patologia congenita).

Prognosi della malattia

La prognosi dipende dall’entità della stenosi e dalla progressione dei sintomi.

Il sintomo principale, per esempio, della stenosi lombare è la claudicatio: la persona cammina per alcuni metri e poi deve fermarsi a causa del dolore a carico degli arti inferiori. La sempre minore autonomia durante la marcia, può essere certamente un segno prognostico non favorevole

Sintomi della stenosi

I sintomi associati alla stenosi canalare variano a seconda del livello a cui si verifica il restringimento. A causa del restringimento del canale midollare o spinale, le strutture nervose contenute in esso possono comprimersi (midollo e radici nervose), provocando delle radicolopatie e sindromi midollari. Ciò può dare origine a dolore, “formicolii” a carico degli arti, problemi di forza a carico degli a arti, problemi a carico degli sfinteri:

  • Intorpidimento
  • Debolezza
  • Sensazione di formicolio
  • Bruciore

Uno dei sintomi tipici della stenosi lombare è la claudicatio.

La persona cammina per qualche metro, poi si deve fermare a causa del dolore a carico degli arti inferiori, si ferma qualche minuto, si china in avanti: questa manovra determina una riduzione della stenosi e il miglioramento dei sintomi, consentendo la ripresa della marcia.

Poi, però, dopo alcuni metri, il quadro ricompare.

L’autonomia può essere, per esempio, ridotta da 50 a 200 metri.

Tipicamente, le persone faticano a camminare ma stanno bene in bicicletta (“segno della bicicletta”): questa situazione è dovuta al fatto che, in bicicletta, si determina un allargamento del canale (grazie alla posizione assunta durante la guida).

Diagnosi per la stenosi

La diagnosi, inizialmente, è clinica: il medico di famiglia potrà facilmente scorgere segni e sintomi specifici.

L’ approfondimento strumentale fondamentale per definire la diagnosi è la Risonanza Magnetica.

In alcuni casi, a completare, può essere utile effettuare la Radiografia e la TC.

Sempre in casi selezionati, possono essere di aiuto approfondimenti neurofisiologici (elettromiografia e potenziali evocati).

Quali sono le cause della stenosi?

Nella maggior parte dei casi, è provocata dalla patologia spondilodiscoartrosica, anche legata all’età.

Altre volte è causata da un trauma o da patologia neoplastica.

Altre volte ancora, può dipendere da fattori costituzionali genetici.

Si può prevenire?

La prevenzione della stenosi canalare è difficile.

La maggior parte delle stenosi sono legate al deterioramento delle strutture, legate all’età a patologie difficilmente prevenibili.

Si possono, tuttavia , mettersi nelle condizioni di “sopportare“ bene una stenosi (non sempre le stenosi sono da operare, ci si può convivere).

È necessario:

  • Controllare il peso corporeo;
  • Osservare stili di vita adeguati (evitare tabagismo ed assunzione eccessiva di alcool, osservare una adeguata e bilanciata alimentazione);
  • Osservare una corretta igiene posturale.

La stenosi come conseguenza dell’invecchiamento non si può prevenire, ma si può ridurre il rischio, tramite l’esercizio fisico praticato in maniera regolare, mantenendo un peso sano e acquisendo una corretta igiene posturale.

Trattamenti per la stenosi

Nella maggior parte dei casi, il trattamento iniziale è farmacologico e riabilitativo.

I farmaci antidolorifici ed antiinfiammatori (anche steroidei) e la pratica di terapia infiltrativa locale (di solito effettuate da Anestesisti Medici e Terapisti del Dolore), riducono l’infiammazione ed il dolore, consentendo alle persone di effettuare un percorso riabilitativo in modo da ripristinare un adeguato equilibrio posturale aggrava progressivamente.

In altri casi, quando per esempio ci sono deficit neurologici, è indispensabile effettuare un intervento chirurgico.

Lo scopo dell’intervento è “allargare” il canale, asportando materiale osseo vertebrale.

La procedura è routinaria ma non priva di rischi e complicanze: va effettuate da chirurghi esperti in centri adeguati.

In alcuni casi, poi, effettuata la decompressione, può essere necessario “bloccare” le vertebre con dei sistemi di stabilizzazione.

A quale specialista rivolgersi?

La stenosi canalare può essere trattata da un Chirurgo Vertebrale che generalmente si tratta di Neurochirurghi o di Ortopedici e Traumatologi.