Valutazione della voce
Che cos’è la valutazione della voce?
La voce, fondamentale per la comunicazione tra esseri umani, non è solamente un suono prodotto dalla vibrazione delle corde vocali, ma il prodotto della coordinazione di tutte le parti dell’apparato pneumo-fono-articolatorio, nonché del feedback acustico dell’apparato uditivo e l’espressione della personalità e degli stati d’animo di ogni persona. Per eseguire una valutazione della voce non è possibile limitarsi ad un singolo aspetto, ma bisogna eseguire un’analisi multiparametrica: per questo motivo la Società Europea di Laringologia (ELS) ha elaborato delle linee guida per stabilire un protocollo di indagini fondamentali per la valutazione dei disturbi della voce.
Le principali domande a cui gli esami strumentali devono fornire una risposta a seguito di una valutazione della voce sono:
- La voce in esame è patologica o rientra nei limiti della normalità?
- Se è patologica, quanto è grave l’alterazione?
- Quale meccanismo o aspetto della produzione della voce è stato colpito da disfonia?
- Qual è il risultato della produzione vocale prima e dopo un trattamento (medico, logopedico o chirurgico)?
In cosa consiste?
La procedura di valutazione clinica della voce si divide in quattro fasi:
- Anamnesi ed autovalutazione
- Valutazione percettiva
- Valutazione per immagini
- Analisi elettroacustica
Tra queste, la valutazione percettiva rappresenta un insieme di procedure che non dipendono da misurazioni strumentali, bensì dalle abilità percettive dello specialista
Perché si realizza?
In genere, si esegue una valutazione della voce con finalità diagnostiche per individuare possibili disturbi della voce come la disfonia. Può essere eseguita una valutazione della voce parlata, cantata e/o urlata.